martedì 30 giugno 2009

Berlusconi: "Su di me solo spazzatura"

Su un letto da qualche parte - "Spazzatura, non c'è niente da chiarire. E' solo spazzatura che spazzerò via come ho fatto con quella di Napoli". Così il premier ha risposto ai domestici dei tg nazionali che gli chiedevano quanto ghiaccio gradisse nel suo Negroni.

La "spazzatura" a cui allude il premier è ormai davanti agli occhi di tutti. Blocca il traffico, impedisce funzioni religiose, obbliga alla chiusura delle scuole, assedia cortili e abitazioni. E' emergenza in Italia e nella redazione di Studio Aperto. Emergenza vera. Duemila tonnellate di vagine solo a Roma. Molte migliaia nel resto dello stivale. Tanto che il governo ha deciso di riaprire alcune discariche e fiction rai perché non si sa più dove mettere queste aspiranti a qualcosa. Una mossa, quella varata dall'ultimo Consiglio dei ministri, che va di pari passo con la nomina del solito Guido Bertolaso a commissario speciale per l'emergenza fica. Il già impegnatissimo capo della Protezione Civile è ottimista: "In dieci giorni risolveremo la crisi. O la peggioreremo di nascosto".

Intanto in molte città vanno a fuoco i cassonetti. Le fiamme, alimentate dalle vagine, distruggono le auto parcheggiate, panchine, beni pubblici. La scorsa notte, nei pressi di Palazzo Grazioli a Roma, qualcuno ha appiccato il fuoco ad un cassonetto e le fiamme si sono mangiate anche Sandro Bondi che, nascosto nei paraggi, spiava con un binocolo le stanze del Premier. Nella stessa notte i vigili del fuoco hanno spento anche altri sette incendi divampati tutti in mezzo alle gambe del neo ministro Brambilla.

Grossi problemi anche in Costa Smeralda, dove il torrido clima estivo acuisce il problema. Le vagine, infatti, hanno invaso gran parte delle carreggiate stradali, dei pontili e dei litorali. I residenti di alcuni quartieri, unitamente con i commercianti, hanno annunciato forme di protesta se la situazione dovesse restare immutata. Ecco cosa ci hanno raccontato alcuni testimoni:


"C'era una barriera di fighe alta quattro o cinque metri e lunga venti, da lì non si poteva passare più, ho preso un'altra strada contromano e così ce l'ho fatta a uscire da Villa Certosa." (Pino l'arrotino)


"Io da giorni non ho più notizie di mio marito. Era andato a comprare le sigarette e non è più tornato. Sono preoccupata. Non vorrei che fosse rimasto bloccato tra tutte quelle montagne di chiappe e seni." (una signora disperata)


Certo in effetti è tanta. Però diciamo che se fai un piccolo sforzo riesci a conviverci” (il marito della signora precedente, la cui testa fa capolino tra quattro chiappe)



giovedì 18 giugno 2009

Iran

iran

In Iran l’opposizione e i suoi elettori stanno protestando con così tanta veemenza che Ahmadinejad rimpiange di non essere il capo del governo italiano.

 

I cortei contro il presidente sono ormai così numerosi e diffusi in tutto il paese che persino il Tg1 avrebbe difficoltà con la censura.

 

Se non dovessero funzionare i metodi repressivi, l’intelligence iraniana ha già pronto un piano alternativo per boicottare la protesta: infiltrare D’Alema tra i dirigenti del partito di opposizione.

Moda: Speciale Ronde

Il mood vigilantes si sviluppa secondo una precisa direttrice. Il rondista che verrà sarà romantico, con un occhio al passato, e vestirà indistintamente l’elmetto e il basco. Sarà guerriero metropolitano, ma anche cowboy e, perché no, marinaio.
ronde nere msiDolce e Gabbana, bandito con nostalgia il nero, hanno fatto sfilare la “milizia volontaria del nuovo millennio”. A farla da padrone è il colore kaki di giacca e camicia, a far risaltare la cravatta nera. I pantaloni militari modello desert sono comodi ed eleganti e ai piedi gli anfibi nero lucido sono di rigore. Il giaccone è casual e pieno di tasche per riporre comodamente i più svariati pregiudizi.
Donatella Versace presenta maschi che amano il potere, vestiti in mimetica grigio scura ma con la possibilità di giocare con altri capi dell’armadio come fasce in pelle, camicie grigie di seta o sofisticati pullover dolcevita in cachemire con sopra spillette colorate raffiguranti il faccione del duce con le orecchie di Mickey Mouse.
Se Missoni rilancia il baschetto “leonessa” con lo stemma del teschio e tibie incrociate luminosi, la Westwood riscopre la cultura germanica grazie ai suoi aitanti modelli ariani che sfilano al passo dell’oca indossando le divise delle SS impreziosite, però, da inserti e ricami colorati, come a voler stemperare l’austerità dell’olocausto. Non mancano le magliette ironiche con la scritta WAFER-SS .
Un po’ guerriero e un po’ cacciatore, il rondista di Prada indossa elmetti ricoperti di pelliccia, raffinati parka feldgrau e pantalone mimetico urban, adatti alle passeggiate nella periferica tundra milanese ma con una strizzatina d’occhio anche alla movida delle vie del centro.
Uomini carichi di sensualità squadrista quelli di Roberto Cavalli: camicia nera sulla quale spicca una fascia rossa con il ricamo della ruota solare, pantalone nero alla cavallerizza, bustina in panno nero con aquila imperiale romana. Perfetti per spedizioni punitive nella romantica cornice dei fori imperiali.
I modelli di Valentino vestono come personaggi famosi; elegantissimo nella sua divisa da terzo Reich, il Charlie Chaplin del film “il grande dittatore”, che danza in passerella lanciando in aria un mappamondo dal quale sono stati cancellati i paesi in via di sviluppo.
falettiPer quanto riguarda gli accessori, il trend è unico: grosse e pesanti torce nere che si abbinano perfettamente ai guanti in pelle, oltre che essere di gran lunga più resistenti dei classici manganelli di plastica. Gli occhiali da sole sono modello Poncherello. Tonto ma con stile.
Insomma, la moda da regime diventa democratica, da passeggio, con una possibilità pressoché infinita di giocare con abbinamenti di stili e di colori. Nessuno si dovrà stupire nel vedere per le strade delle nostre città omoni sessualmente repressi indossare divise carnevalesche che, sotto un alone di legalità, nascondono la violenza culturale del razzismo e della xenofobia che si accompagna naturalmente con una ignoranza da guinness.
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Pezzo uscito sul numero 17 di ScaricaBile, la rivista satirica più sconcia del presidente del consiglio

ScaricaBile