martedì 17 agosto 2010

Koccodrillo

Il senatore a vita Francesco Cossiga ha finalmente lasciato l'incarico.



[Sulle proteste degli studenti universitari]  
Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città.[...] Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. [...] Nel senso che le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano.
(Francesco Kossiga, 23 ottobre 2008)


[dalla lettera aperta alle forze dell'ordine]
Un'efficace politica dell'ordine pubblico deve basarsi su un vasto consenso popolare, e il consenso si forma sulla paura, non verso le forze di polizia, ma verso i manifestanti[...]l'ideale sarebbe che di queste manifestazioni fosse vittima un passante, meglio un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti: basterebbe una ferita lieve, ma meglio sarebbe se fosse grave, ma senza pericolo per la vita[...]io aspetterei ancora un po' e solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di Bella ciao, devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell'ordine contro i manifestanti. 
(Francesco Kossiga, 8 novembre 2008)


(pics di Tonus che prima mangia pesante e poi si sogna il Paz...)

domenica 15 agosto 2010

Nuovo scùp de ilGiornale



Nuove prove incastrano Fini. Ecco la brugola con cui ha montato una cassettiera ikea

«Il cliente a me m’ha chiesto se dentro la scatola c'era la brugola di montaggio e se c'erano le istruzioni anche in francese». Così Pier Mario Carognini, il testimone-dipendente di un centro ikea, ricorda la breve conversazione avuta con dei clienti "vip" nel reparto guardaroba del negozio. Poi, dopo aver scelto un'armadio, una cassettiera e altri elementi di arredo per una casa "all'estero", i due clienti avrebbero chiesto spiegazioni sull'uso della brugola e delle viti autofilettanti. Il nostro testimone riferisce inoltre che, qualche tempo dopo, arrivò in negozio una telefonata "strana". Un cliente si lamentava del cattivo funzionamento di una brugola e la voleva rimandare indietro per una sostituzione. In effetti questa brugola "difettosa" è poi arrivata al centro ikea della capitale e il pacchetto recava una affrancatura della ricca cittadina del principato. Il nostro testimone-dipendente l'ha conservata e oggi, cari lettori del giornale possiamo mostrarvela in foto. La brugola è al momento al vaglio degli inquirenti che stanno provvedendo a rilevare le impronte per confrontarle con quelle dell'ex alleato Fini.

sabato 14 agosto 2010

Collezionismi


Un’imperdibile collezione di sacre imprecazioni, caratterizzate da realistici dettagli, propone di volta in volta la Vergine Maria in atteggiamenti e luoghi che hanno reso celebri le sue evocazioni o le raffigurazioni di maggiore valenza mistica e storica.  

Questa raccolta costituisce un’esclusiva collezione che testimonia l’amorosa presenza della Madonna nei comuni incidenti domestici e ricorda all'uomo la propria impotenza di fronte alle sfighe quotidiane.

lunedì 9 agosto 2010

Il megafono del Governo

Oggi vado per prendere la posta nella cassetta delle lettere e tra le solite bollette e proposte di Master di Publitalia 80 in "progettazione di master completamente inutili e costosi", mi sono ritrovato anche un lettera del Club delle Libertà. Cose che capitano quando, per pigrizia, dai il consenso al trattamento dei tuoi dati personali durante l'iscrizione a escortdilusso.com. Al club delle libertà invece mi ero iscritto il mese scorso perché ti regalavano 100 euro ad ogni manifestazione pro-Berlusconi a cui partecipavi. Purtroppo sono un debole e la mia moralità non è più solida come un tempo da quando ne ho appaltato l'ampliamento alla ditta di Anemone. In compenso, durante i lavori, mi hanno lasciato una moralità "di cortesia" sostituiva. Credo che fosse la moralità di Scajola perché quando la usavo avevo una voglia insana e malata di nucleare. Con contorno di patate e cipolle.
Ma tornando alla mia posta, dicevo della lettera del club della libertà. La apro e ci trovo dentro una missiva nientepopodimenoché del presidente Berlusconi.
Caro amico / cara amica del club della libertà,
E' il tuo presidente che ti scrive perché la mobilitazione permanente è necessaria per contrastare i disfattismi e i personalismi di chi antepone i propri particolari interessi al bene di tutti, al bene del Paese. Per questo motivo ti chiedo la disponibilità a partecipare a questa grande opera di diffusione attraverso una capillare rete di militanti basata sulla suddivisione delle 60 mila sezioni elettorali. Sarà il più grande porta a porta mai realizzato in Italia, ed è per questo che chiedo il contributo di tutti coloro che credono negli ideali di libertà. Dobbiamo impegnarci tutti e di più!
Sig Heil!
Oh mio dio! Il presidente in persona sta chiedendo il mio aiuto e io sono ancora qui in ciabatte che mi rigiro la posta tra le mani del tutto incurante che il futuro del mio paese è messo a rischio da una cricca di imbroglioni, mascalzoni, cialtroni e berlusc... ops... e finiani (si finiani... Bocchino è un finiano, a dispetto del nome). Dunque, basta oziare. Bisogna allestire un banchetto promozionale del governo. Servono volantini che elenchino dettagliatamente tutte le cose buone realizzate da questo governo. Un elenco gigante stampato su fogli A4. Magari tagliati in due. No, resta spazio. Tagliati in 4, interlinea doppia, carattere verdana. Ok. Serve il gazebo. Al Careffour ce n'è uno in offerta a 99 euro. Servono 99 euro. Porco cazzo, 11 mesi di stage e non mi hanno pagato neanche i buoni pasto. Ma non mi devo lamentare, altrimenti non sono abbastanza flessibile. Potrei vendere i flessibili di rame che trovo in casa. Conosco un tizio romeno che se te lo paga bene il rame. Ah cazzo, l'hanno rispedito in Romania. Dice che anche se era un cittadino dell'Unione Europea come un tedesco o un inglese, era pericoloso per la sicurezza in quanto da un'attenta misurazione del suo cranio risultava essere un rom-clandestino-extracomunitario-negro-frocio-sieropositivo-satanista-delcazzo. E per di più faceva l'assicuratore. Vabe' i soldi li chiedo a mio padre; 99 euro più 99 euro meno, mi mantiene da 26 anni non penso che faccia storie proprio adesso. Papà non è colpa mia se la crisi globale ha colpito anche la nostra nazione che, sebbene sia uscita dai guai molto prima rispetto a tutte le altre e che anzi non ci è manco entrata grazie alle astute mosse di Tremonti, che è riuscito a fare una manovra finanziaria che neanche Franklin Delano Roosvelt si sarebbe immaginato in preda agli acidi o dopo aver leccato la schiena di Schifani, ok. Grazie dei soldi pa', se vuoi ti porto un bicchier d'acqua così ti riprendi dal discorso.
I volantini ce li ho, i soldi per il gazebo pure. Ok, posso andare a dare il mio contributo come credente agli ideali della libertà. Cos'è questo? Cazzo è arrivato il nuovo catalogo di Victoria Secret. Non disturbatemi per le prossime 48 ore. Se cade il governo, ciccia.

martedì 3 agosto 2010

02081980

 Marco Tonus daquì


Grande polemica perché ieri mancavano le istituzioni. Uno "ieri" lungo trent'anni.

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