sabato 23 luglio 2011

Annunciazione, annunciazione

Oggi è una giornata pessima. Come quando scendi dal letto col piede sbagliato. O scendi col piede giusto ma dal letto sbagliato. O sali col piede sbagliato sul letto sbagliato. Ma queste sono altre storie. Ad ogni modo, data la colorazione marrone in toni pastello della mia giornata, avevo deciso di tirarmi un po' su di morale leggendo le ultime stronzate uscite dall'orifizio facciale dei politici nostrani, sapientemente raccolte ed educatamente riposte all'interno degli appositi quotidiani del giorno.

Ma oggi è una giornata pessima. Mancano, infatti, i titoloni sulle scaramucce tra il presidente degli erotomani vegliardi e il ministro delle facce buffe causa ictus (si, lo so. sono una persona pessima. risparmiate i commenti e andate avanti).
Come ho già detto, oggi è una giornata pessima. Niente LOL in prima pagina. E questo perché ci sono state una devastante esplosione ed un massacro in Norvegia che hanno completamente catturato l'attenzione dell'opinione pubblica e attivato i campionati nazionali di cordoglio dal trampolino. Si vede che siamo in Italia e non in Afghanistan. Ammettiamolo: non siamo gente abituata alle deflagrazioni e alle sparatorie ventiquattro ore al giorno. Ci costringerebbero ad alzare a palla il volume della TV e a non lasciare la macchina in doppia fila.

Tornando alle prime pagine sulla strage norvegese, non faccio in tempo ad asciugare le lacrime per le grasse risate suscitatemi dai sempre equilibrati Libero e Il Giornale (si, in genere li leggo di sfuggita. eravamo già rimasti d'accordo sul fatto che io fossi una brutta persona, no?) e il loro cavalcare l'ipotesi (subito smentita) di una possibile matrice islamica degli attentati, quand'ecco che mi imbatto in un articolo de La Stampa a firma di Lucia Annunziata. Ok, non mi ci sono imbattuto. Me l'hanno passato. Le balle servono a dare coerenza alla narrazione (tutti questi anni di Berlusconismo non vi hanno insegnato nulla?).


E' stato un cespuglio ardente a dirmi di uccidere tutta quella gente!
l'abito fa il monaco. ma anche il sociopatico.
Premessa: l'attentatore si chiama Andres Behring Breivik, ha 32 anni, vota a destra, crede che Gesù sia veramente il figlio nato tra Dio e una minorenne palestinese e, cosa più preoccupante, ha un pessimo gusto nello scegliere le foto da postare su facebook.
Ora, non voglio esprimere giudizi sui fondamentalisti cristiani (con la giusta dose di pillole possono essere anche simpatici da vedere), però devo ammettere che ho sempre pensato che far diventare Papa un ex militante della hitlerjugend avrebbe potuto creare qualche malinteso.

L'articolo della Annunziata si intitola “addio al mito del paese perfetto” e, checché ne dica Minzolini, il paese perfetto non è l'Italia. L'articolo inizia con un preambolo su quanto sia sempre stata cool la Norvegia secondo alcune classifiche dal nome inglese delle quali non ne è mai fregato un cazzo a nessuno, per poi entrare a bomba sull'argomento "islamofobia" (come aracnofobia, che significa avere paura dei ragni, solo che in questo caso sono i lettori del Corano ad avere otto zampe pelose da far ribrezzo). Lucia prosegue, poi, con una serie di numeri sciorinati per dire che in Norvegia ci sono 150 mila islamici su una popolazione di 5 milioni di abitanti (ovvero un misero 3%. personalmente mi fa più paura pensare che ci sono 913 mila abitanti nella provincia di Verona o di vivere a soli 185 Kilometri di distanza da oltre 120 mila bergamaschi) e poi, ecco, la "perla".

La conduttrice di in mezz'ora ci mette mezzo minuto circa per spiegare ai fortunati lettori che questa presenza “islamica”, cresciuta negli ultimi anni grazie al “buonismo” della società norvegese, non ha fatto altro che costituire un permanente elemento di frizione culturale ed è responsabile di aver causato una reazione “di destra” da parte di gruppi razzisti e violenti, nutriti da una nostalgia del caro vecchio nazionalsocialismo.
Che la Annunziata fosse strabica non è un segreto. Adesso peròla scopriamo sociologa e con un approccio didattico molto soft. Quel genere di soft che uno sente sotto il piede quando pesta una merda.
In pratica, in una quarantina di righe, Lucia ci tiene a trasmettere il seguente messaggio: ok, la bomba e la sparatoria sono opera di un biondissimo norvegese gesuomane. PERO' costui non avrebbe fatto nulla se nel suo paese non ci fossero persone di religione islamica a provocarlo con tutte quelle barbe, tutte quelle donne brune sempre coperte, quei loro kebab, i call center, gli abiti stravaganti e la lingua incomprensibile ma dal suono minaccioso.

Che dire? Grazie Lucia. Grazie per aver squarciato questo velo di Maya e per averci fatto vedere il quadro unitario delle relazioni sociali del nuovo millennio. Come abbiamo fatto a non capire, è tutta colpa degli islamici! Sono loro i veri responsabili degli attentati in Norvegia, del riemergere del nazionalismo di destra, della crisi dell'euro, della finanza di paranza, del depauperamento delle risorse energetiche, degli tsunami giapponesi, delle minorenni nel letto di Berlusconi, del cielo grigio su, e anche della mia giornata pessima. Sono rivelazioni. Anzi, annunciazioni.

3 commenti:

  1. beh è un moso ingegnioso per dare comunque la colpa agli islamici :)

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  2. quindi se ascoltare gli editoriali di Minzolini generasse in me un irrefrenabile impulso all'acquisto di 6 tonnellate di fertilizzante l'Annunziata scrivebbe un articolo anche su di me e sul "buonismo" che spinge gli italiani a concedere diritto di parola - per di più sul primo canale - a forme di vita subumane prive di autocoscienza?

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  3. @pippokennedy: meglio non farsi troppe domande...

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