martedì 6 aprile 2010

Basta un poco di zucchero e la pillola... resta in magazzino



Oggi nella consueta (quando mai) rubrica culturale di ScaricaBile parleremo di RU486. Per quelli di voi che non sono avvezzi ad aprire un giornale, se non per fare un simpatico cappellino con il quale intrattenere i colleghi di lavoro (al Senato), vi dico subito che l'RU486 non è la cugina di C3PO bensì la famigerata pillola abortiva. O per dirla con le parole del sottosegretario alla salute Eugenia Roccella: un arma di distruzione di massa partorita dal culo di Satana in persona. Pensate che la Roccella non userebbe mai parole del genere? Si vede che non ascoltate radio maria.
L'ultimo dei “problemi” legati a questo farmaco è che, nonostante le urla dei vari movimenti per la vita, gli anatemi voodoo fatti dai vescovi e le innumerevoli indagini parlamentari e ricorsi legali, queste cazzo di pillole sono arrivate nei magazzini farmaceutici italiani.
No, non sono stati i terroristi di Al Quaeda a portare le pillole in Italia nascondendole nelle mutande (come in genere ama raccontare Mons. Fisichella). In realtà l'Associazione Italiana del Farmaco (AIFA), dopo 700 giorni di istruttoria, studi, monitoraggio e incontri di thai boxe con i gesuomani del PDL, ha stabilito che: “si, il farmaco può essere inserito nel prontuario nazionale”.
SETTECENTO giorni di istruttoria. Scommetto che se Berlusconi avesse 40 anni di meno e non fosse sterile a causa del cancro alle palle, sarebbe bastato un decreto legge da cinque minuti.
E' incredibile come qui in Italia ancora ci sia tanta gente che demonizza questo farmaco che, sin dagli anni ottanta, viene venduto in gran parte d'Europa. Si vede che qui da noi è ancora molto influente la lobby dei produttori di grucce metalliche.
In un paese democratico normale, dopo che l'autorità competente si è pronunciata, la questione dovrebbe essere chiusa. Ma l'Italia non è un paese normale né democratico e lo si desume facilmente dal fatto che il ministro Gasparri, uno che quando apre bocca dà sempre l'impressione di essere Neri Marcorè che ne fa l'imitazione comica, l'altro giorno, in ascensore, ha mollato questa: “l'AIFA non garantisce adeguati livelli di competenza, trasparenza e imparzialità”.
Converrete con me che essere accusati da Gasparri di incompetenza e imparzialità è come essere accusati da Giuliano Ferrara di essere sovrappeso.
La verità è che è tutta una questione di interessi. E il Vaticano, dopo tutto, esercita sempre quel discreto fascino sui politici. Che dire, sarà l'incenso. Infatti, dopo la volata che Bagnasco ha tirato al centrodestra per le elezioni, ecco che i neoeletti presidenti di regione hanno voluto assolutamente dire la loro contro la pillola. Persino i leghisti! Gli stessi che si sposano con i riti celtici e che credono che il figlio di dio mandato sulla terra fosse Thor.
Cota, il leghista dalla faccia pulita (con la carta igienica), in televisione ha detto: “per me la pillola può restare nei magazzini”. Poi il giorno dopo ha dichiarato di essere stato frainteso. Ha tutti i requisiti per diventare il miglior presidente di regione degli ultimi 150 anni .
Zaia, il mc ministro, ha invece tuonato che la pillola “non sarà mai somministrata nei nostri ospedali”. Eletto presidente da meno di una settimana e già si comporta come se avesse raccomandato lui tutti i primari degli ospedali della regione. E poi ancora: “stiamo talmente banalizzando la questione che la RU486 rischia di diventare l'aspirina delle minorenni”. ??. Leggi una dichiarazione del genere e non puoi fare a meno di chiederti cosa ci faccia Zaia con l'aspirina e le minorenni.
Scopelliti, l'uomo del PDL che ha sconfitto alle elezioni il cadavere del PD, ha voluto precisare che lui è “assolutamente contrario alla pillola abortiva”. Meno male, gli aborti clandestini iniziavano a preoccuparsi.
Ovviamente, nel giro di ventiquattro ore, esperti e politici hanno fatto notare a questi novelli super eroi che nonostante i loro poteri, non possono andare contro una legge dello stato che Berlusconi non abbia ancora cambiato a suo uso e consumo. Ma per fortuna Casini, ha prontamente suggerito alla Lega di modificare la legge 194. Bisogna capirlo, Casini crede che ci sia davvero un tizio barbuto che, tutti i giorni, lo osserva e ne giudica le azioni. Giuliano Ferrara.
Il vero problema è che in questa società maschilista e bigotta non si vuole dare la possibilità di scelta alle donne. So che a volte le donne rompono le palle con i film romantici e loro collezioni di scarpe, però non mi sembra questo il modo per vendicarsi.
Bisogna smetterla di far passare l'idea che con questo farmaco si voglia rendere più facile l'aborto. Sono cazzate. Prendere una decisione del genere è difficile a prescindere dal metodo utilizzato. Inoltre, dovrebbe riguardare solo le donne, non anche tutti quelli che portano la gonna lunga per lavoro.
Se c'è un farmaco che, nel rispetto della legge, ti permette di abortire senza subire un'operazione dolorosa e invasiva, perché ostinarsi a vietarlo? Secondo voi, i preti si opporrebbero ad una pillola che permettesse di appagare il loro desiderio sessuale senza le dolorose complicanze per i bambini molestati? Ok, forse ho sbagliato esempio.
Mi chiedo dove sia il problema. Sei cattolico? Benissimo, non utilizzerai mai alcun metodo contraccettivo né abortivo e vivrai felice insieme alla tua numerosa prole da coniglio. Se invece vuoi imporre agli altri le tue credenze, andando contro i loro diritti previsti dalla legge, allora non sei cattolico. Sei stronzo.
Questa cazzo di pillola è stata approvata dall'autorità farmaceutica competente. Inoltre, anche il Consiglio superiore della sanità sostiene che sia un farmaco perfettamente compatibile con la legge italiana sull'aborto. Non so voi ma, riguardo alle medicine, credo che l'unico tizio vestito di bianco autorizzato a dare un parere sia un medico.
A proposito. Indovinate di chi è la dichiarazione più pacata in materia? Del papa, naturalmente. L'altro giorno, durante la cerimonia di benedizione degli olii sacramentali*, Ratzinger ha esortato il folto gregge di cristiani a “non accettare le leggi ingiuste”. Ingiuste secondo lui, mica secondo un giudice. Non so voi ma come discorso mi sembra leggermente eversivo dell'ordine democratico. Dove sono i poliziotti violenti quando servono? Ah, vero li hanno tutti promossi ad incarichi più importanti.


* Benedizione degli olii sacramentali. In pratica i cristiani credono che il papa abbia dei super poteri con i quali infonda uno spirito magico su quest'olio. Se fosse vero, mi chiedo come mai il papa non faccia anche un incantesimo che impedisca ai preti di molestare i ragazzini.

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Questo pezzo è stato abortito anche su ScaricaBile N/29

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