mercoledì 23 dicembre 2009
Christmas Carol 2009
E mentre continuava ad arrovellarsi in tali elucubrazioni, si stropicciò gli occhi e si accorse che si trattava solo delle cifre illuminate di una sveglia digitale.
"Le sette!" esclamò d'improvviso tirandosi su nel letto. Era sempre stato un tipo dinamico il vecchio Silvio Berlusconi. Uno che alle sei del mattino era già al lavoro per mungere le presse. Un presidente operaio. Ma anche adesso che non faceva più l'operaio, il fattore, il cantante e il partigiano, non aveva perso l'abitudine della mungitura. Fece per alzarsi e scendere giù dal letto, quando ebbe un forte senso di vertigini. Notò che i suoi piedi ciondolavano molto distanti dal pavimento. Un pavimento per niente familiare. Preso il coraggio a due mani, lo intrecciò insieme alle lenzuola per realizzare una fune, con la quale si sarebbe potuto calare giù dal letto (un trucco che aveva imparato negli anni '80, pensando che un giorno gli sarebbe tornato utile).
Sceso in terrà, squadrò per bene la stanza in cui si trovava e realizzò che quella non era casa sua. Niente lettone di Putin, niente quadri dell'800, niente Jacuzzi dentro al bagno, niente mignotta dentro la Jacuzzi. Panico.
"Sandrobondi! Bonaiuti! Dove siete?" cominciò ad urlare Silvio.
"Non ti può sentire nessuno caro il mio presidente" disse con voce profonda il supporto per la flebo.
Silvio, sbigottito, sgranò gli occhi per guardare meglio nella direzione da cui gli era parso sentire la voce, e vide proprio il supporto per la flebo. E dietro, magrissima, scorse una figura umana.
"Fassino? Sei tu? – chiese allibito – Se è per quella storia delle intercettazioni tra te e Consorte che ascoltai in segreto, molto prima che le avessero i magistrati, ne approfitto per dirti subito che è tutta una balla dei giornali comunisti. Io non le ho mai ascoltate quel 24 dicembre 2005 a casa mia, seduto in poltrona, in compagnia di mio fratello Paolo. Ricordo che sorseggiavo un Chian..."
"Taci, pinocchio! Non sono Fassino" lo interruppe bruscamente il losco figuro.
"Chi siete e che cosa siete?" domandò allora Silvio con la voce stridula di una ragazzina spaventata. E operaia.
"Sono lo Spirito del Natale passato."
"Quello dell'anno scorso? – gli domandò soppesandosi spavaldo i testicoli – L'anno della festona in Sardegna con le ragazzette porcellette e la Noemi?"
"Si."
"E allora cos'è quell'aria smunta? Ci siamo divertiti un casino quella sera! Non sei riuscito a rimediare neanche un culetto? Dovevi spacciarti per sottosegretario. Funziona sempre! Ah... ma forse tu... Non è che a te piacciono i maschi? Su quel versante caschi male alle mie feste. Ma ti posso dare un paio di indirizzi che mi hanno passato alcuni parlamentari."
"Hai finito di sproloquiare come al solito?" tuonò lo spirito.
Silvio, umilmente, disse di non avere avuto alcuna intenzione di offenderlo. Non che avesse mai avuto nulla da ridire sui gay. A patto che gli stessero sempre di fronte e ben in vista, ovviamente. Ribadendo le sue scuse, osò poi domandare allo spirito quale fosse il motivo che lo aveva fatto venire.
"La tua salute!" rispose lo spirito. "Hai forse dimenticato che sei ricoverato in ospedale perché un pazzo ti ha tirato un Duomo di gesso sul muso?"
In quel momento Silvio trasalì. Si portò le mani al volto e toccò le bende che gli coprivano il labbro superiore, il naso e due denti. "E vero! Ero al tesseramento della PDL, stavo stringendo mani e raccogliendo batteri dal mio popolo quando, a un certo punto, ho sentito un botto e ho capito che erano i miei denti. Ora ricordo tutto!"
"Hai rischiato di morire. Lo sai vero?"
"Se mi avesse preso sull'occhio?"
"No. Se ti avesse preso sull'occhio adesso saresti un presidente pirata."
"Sarebbe stato figo!"
"Ad ogni modo, hai rischiato di morire e non per la statuetta."
"No?" fece Silvio incuriosito. "E allora come avrei rischiato di morire?"
"Se fosse stato un vero attentato, avrebbero potuto spararti. O peggio, saresti potuto morire cadendo dal predellino, se la macchina si fosse messa in marcia. Chi è il capo della tua scorta? Pippo della Disney?"
"Veramente sarei io..." tentennò Silvio.
"Ma dico io, c'è una cosa che lasci fare agli altri?"
"Pagare le tasse?" ribatté prontamente lui con un sorrisetto sornione.
"E poi, ma come ti è venuto in mente di uscire dall'auto e mostrare alle telecamere e alla gente il tuo grugno sanguinante?"
"Sul momento mi sembrava un'idea ganza." Poi, avvicinandosi allo spirito gli disse sottovoce "pensaci un attimo: hai visto come ovulano le ragazzine per l'attore di Twilight? In quel momento ho pensato alla prossima cena a Palazzo Grazioli. Con le mie ospiti, eccitate come anguille, mentre gli mostro il filmino dell'attentato dove ho la bocca tutta sporca di sangue come un vampiro... Cazzo, viene duro persino a me!"
"Cristo santo! Sei senza speranza" esclamò irritato lo spirito.
"No dai, non dire così. Perché tanto odio contro di me?" piagnucolò lui.
"Ero venuto qui per farti redimere” disse. E poi gli spiegò che ciò che alimenta il clima di odio nei suoi confronti non sono altro che i suoi comportamenti, le sue dichiarazioni, i suoi processi, le leggi ad personam, il disprezzo per le istituzioni ma soprattutto il fatto che scopa come un coniglio.
"Non è vero! – ribattè – io mi comporto benissimo. Sono tutte invenzioni dei giornali comunisti, stampati dai magistrati comunisti, che poi li fanno leggere ai dieci giudici su quindici della corte costituzionale comunista, perché cinque membri sono di nomina presidenziale e noi abbiamo avuto, purtroppo, gli ultimi tre presidenti comunisti, che erano invidiosi che io ho le palle, e le mie palle sono comunist..." (si portò le mani alla bocca).
"Cosa?"
"Lascia perdere la parte delle palle."
"Vieni con me" disse allora lo spirito, porgendogli la mano.
"Cos'è, mi vuoi portare in paradiso? Non ci penso neanche. Non sono pronto, ci sono tantissime cose che devo ancora avere."
"Non sono la morte, deficiente. Vedi per caso qualche falce? Indosso un cappuccio? Dammi la mano che voglio solo mostrarti delle cose."
Così, anche se titubante, Silvio tese una mano tremante allo spirito. Questi la prese e d'improvviso Silvio si accorse di non trovarsi più nella stanza dell'ospedale. Si guardò attorno e notò molte cose a lui familiari. Poi, la sua attenzione fu attirata da cinque uomini che si stavano salutando con baci e calorose pacche sulle spalle, parlando in un idioma incomprensibilmente pieno di 'u'.
"Chi sono?" chiese Silvio allo spirito.
"Non li riconosci? Uno è il tuo fido braccio destro: Marcello Dell'Utri."
"Adesso che lo guardo meglio hai ragione. Ma è giovanissimo!"
"Guarda adesso." In quel momento entrò un giovanissimo Silvio, vestito con un maglioncino girocollo, una camicia sotto e un pantalone jeans. Sportivo, con un sorriso fluente e una chioma smagliante, il giovane Silvio cominciò ad intrattenersi amichevolmente con i quattro amici di Marcello Dell'Utri: Stefano Bontate, Tanino Cinà, Nino Grado e Francesco Di Carlo.
Alla vista di quella scena, il vecchio Silvio sbiancò. Si ricordò di quell'incontro avvenuto tanti anni prima a Milano. Si ricordò dei quattro signori siciliani, delle sue richieste di aiuto per una certa minaccia di sequestro, e soprattutto del suo commiato da questi signori. Promise loro di essere a disposizione per qualunque cosa. Gli tornarono in mente anche tutti i magheggi finanziari delle sue prime imprese, i suoi compagni della P2, la nascita illegale del suo impero mediatico, i rapporti con i politici corrotti, la discesa in campo, quella nel letto e la discesa dalla quale aveva fatto rotolare giù il paese negli ultimi 15 anni. A quel punto Silvio sentì salire un brivido lungo la schiena. Non fece molta strada. Poi, buio.
Silvio si svegliò tutto sudato e si accorse di essere nuovamente nel suo letto all'ospedale. Accovacciato ai piedi del letto, dormiva beato il fido Sandrobondi.
"Forse è stato solo un incubo" pensò Silvio. "Sandrobondi sveglia! Sandrobondi!" cominciò a sbraitare. Ma quello niente. Dormiva di sasso.
"Non ti può sentire. Gli ho dato una polpetta avvelenata" disse una voce alle sue spalle.
"Oh mio dio! Di nuovo!" disse Silvio nascondendosi dietro al corpo molliccio del suo ministro alla cultura. "Chi sei, lo spirito del natale presente?"
"No caro Silvio. Tu non sei neanche minimamente paragonabile al vecchio Scrooge del racconto di Dickens. Le speranze che tu ti redima sono pari a quelle che Gasparri risolva un cubo di Rubik, o che Bossi recuperi l'uso dell'altra metà del suo cervello."
"Gianfranco sei tu?"
"Non sono Gianfranco. E neache lui lo è."
A questo punto, Silvio gettò Sandrobondi giù dal letto e poi si tuffò sopra di lui per attutire la caduta. Rimessosi in piedi, si diresse svelto verso la porta ma la maniglia era fuori dal suo limitato spazio aereo. Pensò che doveva trattarsi di un ospedale pubblico costruito coi soldi dei comunisti. Ma non c'era tempo per un discorso ufficiale. La voce era ancora lì e la sentiva sogghignare nell'oscurità.
"E va bene. Cosa vuoi: Soldi? Un appalto? Una legge? Un ministero?" disse con tono autoritario, decidendo di rischiare il tutto per tutto. "Mettiamoci d'accordo".
"Non voglio niente da te, patetica parodia di un dittatore".
"Ma si può sapere chi sei e cosa vuoi allora?"
"Sono lo spirito della Costituzione Italiana. E voglio farti un culo così."
"Non puoi! Io sono stato eletto democraticamente."
"Si vede che non hai letto gli ultimi sondaggi. Danno il mio piede affondato nel tuo culo al 75%. Sei spacciato."
A quelle inquietanti parole, Silvio cominciò ad urlare e a dimenarsi in terra. "Noo, non è possibile!" urlava e si strappava i capelli finti. Lo spirito, divertito, rideva di gusto e la sua risata entrò in risonanza con i gemiti del povero cristo in un lamento grottesco e straziante.
"Solo l'amore salva, solo l'amore salva, solo l'amore salva" ripeteva adesso, accovacciato, ondeggiando freneticamente. "Solo l'amore salva, solo l'amore salva, solo l'amore sal..."
"Silvio! Silvio" disse Bonaiuti scuotendolo con vigore. "Silvio, tutto bene?"
"Oh, ma... Paolo. Sei davvero tu Paolo?" chiese riaprendo gli occhi.
"Silvio, sono io. E' tutto a posto. Devi avere fatto un brutto sogno" disse Bonaiuti stringendolo forte a sé come una mamma farebbe con il proprio idraulico.
"Paolo, meno male che sei tu. Sapessi che brutto sogno che ho fatto" e così cominciò a raccontare tutto al suo portavoce. Dopo averlo ascoltato con attenzione, Banaiuti lo rassicurò "stai tranquillo, si è trattato solo di un brutto sogno. Non esistono gli spiriti della Costituzione, schiocchino."
Sentendo quelle parole, Silvio tirò un grosso respiro di sollievo. Più tardi gli furono portati i giornali e vide con piacere che Bonaiuti aveva ragione. Tutto procedeva per il meglio, anzi, grazie allo spiacevole incidente occorsogli, i suoi erano riusciti a far distogliere l'attenzione da tutte quelle brutte cose che ultimamente gli avevano fatto rischiare di perdere la fiducia della gente.
E mentre faceva colazione con il consueto caffè, cornetto e pompino, Silvio pensò a quanto tutto fosse molto più buono del solito. Merito dell'ex confratello Cicchitto? In effetti, non poteva che ritenersi soddisfatto dei duri attacchi contro Santoro, Travaglio, e Repubblica fatti dal piduista brisè. E anche il pompino non era male.
Da quel giorno, Silvio chiese a Bonaiuti di restare con lui la notte. Con una lampadina accesa. E così facendo con gli spiriti non ebbe più a che fare; ma si rifece con gli italiani. E di lui fu sempre detto che non c'era uomo al mondo che sapesse così bene governare il paese.
...
Tratto da ScaricaBile N/25
lunedì 21 dicembre 2009
venerdì 18 dicembre 2009
Domande #01
Se Enrico Ruggeri e Roberto Giacobbo avessero un figlio insieme, riuscirebbe quest'ultimo a fare un programma televisivo più brutto di quelli fatti dai due genitori?
Foto dell'ipotetico figlio:
Copenaghen, vertice sul clima
mercoledì 16 dicembre 2009
Blood
lunedì 14 dicembre 2009
domenica 13 dicembre 2009
Chi semina vento raccoglie statuette sul muso
Berlusconi colpito al volto a Milano. Preso l'aggressore, fermato dalla folla che voleva chiedergli un autografo.
Io sono contro la violenza, intendiamoci. Mi spiace che abbia ricevuto sul muso una statuetta del duomo. Una piccola. Conoscendo poi la sua personalità, credo che persino Silvio avrebbe preferito essere colpito dal Duomo direttamente.
P.S.
Cosa vorrebbero dire La Russa, Schifani, Bossi, Castelli e gli altri sgorbi? Non possiamo più criticare il premier solo perché qualcuno gli ha tirato una statuetta in faccia?
Aggiornamenti:
Dall'ospedale, dove Berlusconi è ricoverato, fanno sapere che il premier ha un trauma contusivo al massiccio facciale, una ferita interna ed una esterna al labbro superiore, la frattura di due denti, una piccola frattura al naso, un po' di pancetta, le vene varicose, un alluce valgo e un' infiammazione al glande.
Di sicuro non potrà uscire dall'ospedale prima di venti giorni, né recarsi in un tribunale prima di venti anni.
Mystic Department:
La Metamorfosi
martedì 8 dicembre 2009
Ratzinger vs. nemici dell'igiene
Sacconi vs. Ru486
domenica 6 dicembre 2009
Bersani vs. i miei coglioni
Oggi però Bersani ha fatto qualcosa di sinistra. Si è masturbato su una foto di Nilde Iotti.
sabato 5 dicembre 2009
Bonaiuti wants a cracker
venerdì 4 dicembre 2009
Spatuzza vs. Berlusconi
Per la Procura di Firenze, Spatuzza è un teste attendibile.
A differenza di qualcun'altro che per ogni bugia detta gli è ricresciuto un capello.
Card. Barragan vs. Ru486
Card. Barragan: "L'uso della pillola abortiva Ru486 è un crimine e come tutti i crimini merita una punizione".
Quindi chi la userà verrà spostato in un'altra parrocchia?
mercoledì 2 dicembre 2009
Benedetto XVI, l'anima ariana del rap
Illustrazione di Perrotta
lunedì 30 novembre 2009
venerdì 27 novembre 2009
Perdere internet e piombare di colpo nel medioevo
- Salve a tutti, mi chiamo G e soffro di dipendenza da internetOk, ammettere di avere un problema è un buon primo passo. Però, non posso fare a meno di pensare che il mio stare accovacciato in terra, vicino al balcone, incurante degli spifferi che potrebbero causare lo sterminio delle mie difese immunitarie, al solo scopo di scroccare il flebile segnale del wifi non protetto del vicino, non sia un buon segno.
- ( in coro ) Ciaaao G!
Ad un tratto ti accorgi che niente ha più importanza. Apri il tuo browser e la schermata di "errore di connessione" ti fa piombare nello sconforto più assoluto. Il caffè non ha più lo stesso sapore se lo bevi senza sbirciare la maliziosa colonnina destra di repubblica.it
Il cielo fuori sembra più grigio senza la quotidiana spunta tra le centinaia di e-mail che ti suggeriscono il modo migliore per allungare il tuo pene.
Dove sono Sviluppina, Comablog, Qualcosadelgenere, Egotastic.?. ne ho bisogno!
L'incubo potrebbe durare altre 48 ore. Non so se ce la farò. Spero di trovare la forza per resistere. Ora capisco il senso di avere un appiglio spirituale. Come ho potuto dubitarne sino ad ora?
Ti prego Optimus Prime, veglia su di me. Mostrami la luce della matrice.
giovedì 26 novembre 2009
Ad ogni provvedimento razzista a tutti i leghisti gli muore un neurone
sabato 14 novembre 2009
Processo breve per l'imputato corto
Berlusconi è talmente preoccupato per i suoi processi che, se non dovesse passare l'ultima legge ad personam, ha già disposto che il suo corpo venga bruciato fuori dal bunker insieme a quello di Eva Brown.
venerdì 23 ottobre 2009
Dieci Cose
- Le favole
- Tutto quello che dice o fa il papa
- Il Tg1
- La Famiglia
- L'altra famiglia
- Pierferdinando Casini
- Le barzellette su Berlusconi. Quelle sconce
- I crocefissi appesi
- Il cilicio di Hello Kitty della Binetti
- Rompere i coglioni con le loro proposte di legge da basso medioevo
10 Cose che non piacciono ai politici cattolici
- Le libertà civili
- Tutto quello che dice o fa Beppino Englaro
- Il Tg3
- I gay
- I gay femmine
- Pierferdinando Casini
- Le barzellette su Berlusconi. Quelle che ricordano che è stato eletto grazie ai loro voti
- Le altre religioni
- Galileo Galilei e gli altri sostenitori dell' eliocentrismo
- Andare a messa
giovedì 22 ottobre 2009
Berlunews
Berlusconi: «Il posto fisso è un valore. Lo dimostrano i provvedimenti del governo». Come la legge Biagi, ad esempio.
mercoledì 21 ottobre 2009
Paparatzzi
Il papa teme che l'Europa abbia dimenticato le sue radici cristiane. Peccato, tutte quelle guerre di religione sprecate...
martedì 20 ottobre 2009
Dottore, ho un problema!
Colecisti #2

lunedì 19 ottobre 2009
Colecisti #1
Scudo Fiscale:

PAPIello
venerdì 16 ottobre 2009
Il conoscitore di pedofili
Alcuni emuli di Piero Ricca, seguono il corteo, armati di cartelli, urlando nei confronti del ministro: “Lo stato non può trattare con la Mafia!" e altre frasi anti-italiane.
Per tutta risposta, il ministro, con l'eloquenza di un blindato Lince gli risponde: “Mi ricordo, sei un pedofilo”. Non pago, rincara la dose: “Vergognati, mi ricordo cosa facevi, alle bambine”. Una risposta ministeriale ineccepibile.
Ma soprattutto: come fa La Russa a sapere? Che fosse per caso presente all'insano festino vestito da action man?
giovedì 15 ottobre 2009
Troppo buono
"Io sono troppo buono e giusto e vorrei che me lo riconoscessero".
Ok sei buono e giusto. Ora però levati il costume da Gesù Cristo che il 31 ottobre non è ancora arrivato.
mercoledì 14 ottobre 2009
Troppo divertente per essere vero
In pratica, qualcuno ha voluto vedere quale sia lo scarto evolutivo fra le scimmie autistiche e alcuni dei nostri cari conpatrioti. Risultati incredibili...
“C’era gente che mi ha scritto per dire che i conti correnti erano incompleti, che doveva esserci un errore e se potevo dar loro quelli giusti”
martedì 13 ottobre 2009
L'ho sempre detto che la religione ottunde
Premesso che secondo me è troppo divertente per essere vero, si tratta di un sedicente comitato di gesuomani che propone la beatificazione dell'utilizzatore finale. Un po' come dare il premio "padre dell'anno" a Joseph Fritzl.
Avendo letteralmente sprecato 2 minuti della mia vita (ma la curiosità era troppa) a leggere il manifesto surrealista di questo sito, non posso fare a meno di riportarne i passi più toccanti.
1) Corso rapido di storia moderna:
"Alla fine degli anni ’80 quando il maligno ha smesso di appoggiare e sostenere l’impero eretico dell’Unione Sovietica si è rivolto ad altri per i suoi oscuri disegni. I prescelti erano meno riconoscibili come assistenti delle forze del male ma rispondevano a nomi che gli italiani onesti hanno tristemente imparato a conoscere: Massimo D’alema, Romano Prodi, Fassino, Bertinotti insieme alle Brigate Rosse a Osama Bin Laden ed alle sette legate alla pedofilia internazionale stavano cercando di prendere il potere in Italia e di costringere tutti ad una vita di miseria, di strupro morale e fisico, di violenza, fame e repressione. In una parola volevano imporre agli italiani il comunismo."Ok. Già alla parola "maligno" le mie sinapsi hanno cominciato a ridere. Ma il pensare a D'Alema, Prodi, Fassino e Bertinotti che conversano amabilmente con le BR e Osama Bin Laden, durante un pedo-porno-pigiama-party con dei bambini cambogiani, è davvero troppo. Avrei voluto scriverlo io un pezzo così divertente.
2) Gesù, al confronto, era una mezza sega:
"Ma proprio quando il triste disegno del nemico di Dio si stava per realizzare è giunto un uomo capace di salvare noi tutti dalla fosca notte."Non so voi, ma io ci vedo la trama del prossimo teo-film di Mel Gibson. Con lo stesso Mel nella parte di Berlusconi che parla con gli arbusti in fiamme, scaccia i giudici comunisti dal tempio e debella la piaga della prostituzione, rinchiudendo tutte le ragazze nel suo bagno.
3)L'incenso è peggio dell'LSD:
"Silvio Berlusconi è stato il nostro salvatore e merita più di chiunque altro italiano negli ultimi secoli di storia una beatificazione ufficiale da parte della nostra Santa Madre Chiesa."Silvio beato subito! Silvio beato subito! Non perdiamo tempo per dio!
Anche se, col tempo che ci vuole per queste cose, credo sia meglio velocizzare la pratica: kill him now!
Per la serie "se li conosci li eviti" ecco i discepoli 2.0 del nuovo messia:
venerdì 9 ottobre 2009
Freud docet
Obama nobel per la pace

Ma si sa, li a Oslo sono tutti comunisti.
Ghedini non vuole essere paragonato a Mangano

L'avvocato più oberato di lavoro in Italia ha fatto una smorfia come se gli avessero messo in mano uno stronzo caldo, e ha subito puntualizzato di stare attenti ai paragoni. Non ci tiene insomma ad essere paragonato alla mafia.

mercoledì 7 ottobre 2009
Un pupazzo in sala stampa
In una conferenza stampa, Paolo Bonaiuti, ha presentato il testimonial per la campagna contro l'influenza H1N1. Si tratta di Topo Gigio.
Devo ammettere che, nonostante io non sia più un bambino, resto sempre affascinato dall'abilità con la quale viene fatto muovere questo pupazzo. E anche Topo Gigio è sempre una forza.
lunedì 5 ottobre 2009
giovedì 27 agosto 2009
Discovery Science: Macchie Solari

A parte che in Vaticano non aspettano altro, c'è da dire che non sarebbe poi così male tornare ad apprezzare le giornate assolate, o un romantico cielo stellato, o le care vecchie epidemie di colera.
Adesso gli stessi catastrofisti disperati per le troppe macchie del sole, e che si erano già trasferiti in una grotta aspettando l'apocalisse magnetica, frignano preoccupati perché il sole non ha poi così tante macchie. Anzi, al momento ne ha meno di quante ne dovrebbe avere. Potrebbe quinsi arrivare una nuova era glaciale! Una notizia che letta ad Agosto, con 40 gradi all'ombra e il tuo soggiorno trasformato in un quadro di Dalì, non sembra così catastrofica.
Ma gli studiosi invece continuano a non essere mai contenti di quello che fa questo dannato Sole. Un po' come una prof. delle superiori: "Eh, signor Cosmo, suo figlio Sole è un ragazzo sveglio e intelligente, però non si applica. Potrebbe fare di più..."
Ora, a meno che non costruiscano una macchina in grado di dare schiaffoni sulla nuca del Sole, per "spronarlo" a fare di più, gli scienziati dovrebbero rassegnarsi e concentrare i loro sforzi su cose davvero importanti. Ad esempio inventare il teletrasporto.
Non è possibile che nel 2010 si debba ancora perdere tempo e denaro con aerei, areoporti e code ai metal detector per poter andare a fare un po' di sano turismo sessuale.
G.
giovedì 16 luglio 2009
martedì 30 giugno 2009
Berlusconi: "Su di me solo spazzatura"

La "spazzatura" a cui allude il premier è ormai davanti agli occhi di tutti. Blocca il traffico, impedisce funzioni religiose, obbliga alla chiusura delle scuole, assedia cortili e abitazioni. E' emergenza in Italia e nella redazione di Studio Aperto. Emergenza vera. Duemila tonnellate di vagine solo a Roma. Molte migliaia nel resto dello stivale. Tanto che il governo ha deciso di riaprire alcune discariche e fiction rai perché non si sa più dove mettere queste aspiranti a qualcosa. Una mossa, quella varata dall'ultimo Consiglio dei ministri, che va di pari passo con la nomina del solito Guido Bertolaso a commissario speciale per l'emergenza fica. Il già impegnatissimo capo della Protezione Civile è ottimista: "In dieci giorni risolveremo la crisi. O la peggioreremo di nascosto".
Intanto in molte città vanno a fuoco i cassonetti. Le fiamme, alimentate dalle vagine, distruggono le auto parcheggiate, panchine, beni pubblici. La scorsa notte, nei pressi di Palazzo Grazioli a Roma, qualcuno ha appiccato il fuoco ad un cassonetto e le fiamme si sono mangiate anche Sandro Bondi che, nascosto nei paraggi, spiava con un binocolo le stanze del Premier. Nella stessa notte i vigili del fuoco hanno spento anche altri sette incendi divampati tutti in mezzo alle gambe del neo ministro Brambilla.
Grossi problemi anche in Costa Smeralda, dove il torrido clima estivo acuisce il problema. Le vagine, infatti, hanno invaso gran parte delle carreggiate stradali, dei pontili e dei litorali. I residenti di alcuni quartieri, unitamente con i commercianti, hanno annunciato forme di protesta se la situazione dovesse restare immutata. Ecco cosa ci hanno raccontato alcuni testimoni:
"C'era una barriera di fighe alta quattro o cinque metri e lunga venti, da lì non si poteva passare più, ho preso un'altra strada contromano e così ce l'ho fatta a uscire da Villa Certosa." (Pino l'arrotino)
"Io da giorni non ho più notizie di mio marito. Era andato a comprare le sigarette e non è più tornato. Sono preoccupata. Non vorrei che fosse rimasto bloccato tra tutte quelle montagne di chiappe e seni." (una signora disperata)
“Certo in effetti è tanta. Però diciamo che se fai un piccolo sforzo riesci a conviverci” (il marito della signora precedente, la cui testa fa capolino tra quattro chiappe)
giovedì 18 giugno 2009
Iran

In Iran l’opposizione e i suoi elettori stanno protestando con così tanta veemenza che Ahmadinejad rimpiange di non essere il capo del governo italiano.
I cortei contro il presidente sono ormai così numerosi e diffusi in tutto il paese che persino il Tg1 avrebbe difficoltà con la censura.
Se non dovessero funzionare i metodi repressivi, l’intelligence iraniana ha già pronto un piano alternativo per boicottare la protesta: infiltrare D’Alema tra i dirigenti del partito di opposizione.
Moda: Speciale Ronde


giovedì 28 maggio 2009
Autobus
mercoledì 13 maggio 2009
Photoshop
Repubblica: Noemi, foto del book ritoccate.
“A 15 anni il suo culetto non era così” ha rivelato Berlusconi.
sabato 9 maggio 2009
Giornata della memoria
venerdì 1 maggio 2009
Febbre suina
venerdì 10 aprile 2009
venerdì 27 marzo 2009
In caso di emergenza seguite il sentiero luminoso
